La costanza non è il mio forte

Proprio così … devo sempre fare ricorso a strategie , associazioni e rinforzi per stare dietro alle cose che richiedano più di un giorno. Carattere … nel tempo sono diventata più disciplinata, ma ogni tanto mi devo riacchiappare per la maglietta per farmi tornare sulla via che mi ero proposta! E il bello è che generalmente sono cose che mi sono scelta da sola, con motivazioni ed entusiasmo trascinanti!

Basta con l’auto-critica …

Oggi è una giornata un pò particolare: Plenilunio in concomitanza del Solstizio d’estate! Un momento energetico, la Luna al suo pieno fulgore e l’inizio astronomico della stagione più calda e luminosa; il Sole e la Luna, Osiride e Iside, e vai di paralleli mitologici! La tradizione religiosa cristiana sovrappone il Solstizio alla Festa di S. Giovanni Battista, e associa il rituale pagano di raccogliere erbe “magiche” nel Solstizio, per farne un’acqua curativa, all’acqua che il Battista usò per battezzare Gesù. Nelle campagne (ma ancora oggi c’è chi lo fa) si raccoglievano erbe medicinali e fiori e poi, a seconda di quanto tramandato, o si lasciavano esposte alla rugiada notturna, oppure si mettevano in un bacile riempito con acqua e lasciato fuori la notte. L’acqua o la rugiada veniva poi raccolta e usata per detergere il viso, il corpo, i capelli, per aumentare bellezza e benessere, sparsa in casa e negli altri edifici rurali per eliminare energie negative e richiamare prosperità e protezione; a volte veniva anche conservata per essere usata in caso di malattia durante l’anno.

Venivano raccolte e usate piante come l’Iperico, prima fra tutte, e non poteva mancare, dato che il suo nome volgare è Erba di S. Giovanni e anche, Scacciadiavoli; poi Lavanda, Rosmarino, Serpillo (Thymus serpyllum), Erba di S. Pietro (Balsamita major), Salvia e altre aromatiche; si aggiungevano anche fiori di Caprifoglio, Ginestra e quanto altro si poteva trovare in fiore. Da alcune parti si usava mettere solo  7  specie di piante, da altre 9. L’acqua di S.Giovanni così come l’ho imparata io da una anziana di campagna era composta di tutti i fiori che era possibile reperire, che venivano messi a bagno nell’acqua per tutta la notte, e al mattino si usava per lavarsi e per aspergere casa, stalla e pollaio! L’Iperico veniva anche raccolto e appeso a mazzetti in tutte le stanza di casa, come anche nei ripari per gli animali, perchè veniva considerata un’erba benedetta e sacra a S. Giovanni, che proteggeva da malanni e sfortuna.

E così anche quest’anno, nonostante il maltempo che imperversa, renderò onore a questa antica tradizione di campagna, raccoglierò le erbe e i fiori dei campi intorno a casa, li metterò a bagno e li lascerò esposti alla luce del plenilunio … iperico

La costanza non è il mio forteultima modifica: 2016-06-20T16:39:50+02:00da sylvestris61
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Una risposta a “La costanza non è il mio forte

  1. tempo si è per essere felici. Sono imparare Sono mettere in su
    e se mi può solo poteva I voler suggerire vi pochi
    cose o punte. Forse Sono può scrivere prossimo articoli relativi al questo articolo.
    I desiderio di leggere ancora più questioni circa su esso!
    Maramures Grazie, buona giornata!