Archivi del mese: marzo 2018

Equinozio di primavera

springequinox

Ieri, astronomicamente parlando, era l’equinozio di primavera. Un tempo, per la verità, tutt’altro che primaverile. Però mi piace cercare quanto meno di essere positiva, di scorgere, di annusare, dei segni di primavera. Non era facile, per niente, si badi bene, ma ci sono riuscita! Ci sono le giunchiglie e i narcisi in fiore … lascia perdere che la neve e il gelo di venti giorni fa li ha per lo più lessati; ci sono e li prendiamo per buoni! Ci sono i mandorli che stanno fiorendo ( a casa mia ci sono circa 10 giorni di ritardo in tutto) … sparuti e depressi, ma dai, ce li facciamo bastare! Le prime foglioline del Sambuco fanno capolino, sono un pò brunastre per via del gelicidio, ma vabbè …   Nell’aria si comincia a sentire quel profumo di erba nuova, che mette voglia di far capriole nei prati, come il lepre all’alba … ora, lascia stare che si mischia all’odore di fango e di pioggia, e respira profondamente! Sono spuntate le foglie dei tulipani e già mi pregusto la loro fioritura; appartengono alla varietà Queen of Night e quando fioriranno saranno bellissimi davanti al Berberis con le foglioline rosse! Sempre che non arrivi la nevicata e relativa gelata che si paventa …

Piove, piove, piove …

 

pioggerellina di Marzo

Altro che pioggerellina! Da quando è iniziato Marzo si può dire che non ha smesso mai di piovere; forse poche ore in 8 giorni. Certo la pioggia serve, non dico di no, ma sta ritardando tante operazioni necessarie: potature in primis, poi trapianti e lavorazioni. Gli alberi da frutto in molte località sono già in fiore (e si sono anche danneggiati con il gelo), ma laddove non sono ancora iniziate le fioriture si approfitta di ogni piccola pausa delle intemperie per correre a tagliare qualche ramo. Ovvio, ci sono anche io, fra quelli/e  che corrono forbici e seghetto in mano, ma non vincerò la gara quest’anno! Troppo poco tempo e troppe cose da fare … Che succede se non si riesce a potare le piante? Me lo domandano spesso … beh, niente, si lascia fare alla natura il suo corso. In qualche caso ci saranno più frutti, più piccoli, in qualche caso molta vegetazione, principalmente succhioni o rami con molte gemme a legno. Niente che non si possa recuperare l’anno successivo, o addirittura in estate, dopo la fruttificazione, a fine Luglio/Agosto, che anzi, sarebbe il periodo migliore per potare le drupacee (pesco, albicocco, susino e, se proprio non se ne può fare a meno, ciliegio). No, non sono matta, lo so che in genere le potature si fanno d’inverno, ma in piena estate le piante, pur essendo in vegetazione, rallentano molto l’attività, così i tagli non producono grossi danni e anzi vengono riparati prima.

Diamine … un pò di sole fa capolino fra le nubi … scappo, forbici e seghetto in mano!